Quando arriva il momento di ristrutturare e restaurare la facciata

Quando osserviamo differenti tipi di edifici, potremmo fare considerazioni diverse nei loro riguardi. Alcuni sono alti e imponenti, altri sono accoglienti, magari con ampie finestre. L’aspetto di questi immobili non è casuale. Sono stati progettati prestando molta attenzione alla loro facciata.

Cos’è una facciata

La facciata è il muro esterno di un edificio e di solito coinvolge elementi di design come balconi, terrazzi e finestre. Di solito con il termine “facciata” viene indicata la parte frontale dell’immobile con un ingresso di entrata. Dal punto di vista architettonico il trattamento della parte anteriore della facciata è più elaborato rispetto al resto della struttura.

La facciata è parte integrante di un progetto, fornisce l’opportunità di creare una personalità distintiva all’edificio. Mostra le carenze dell’immobile e quando accade, bisogna intervenire per interrompere la causa che sta provocando il problema. Vediamo quando arriva il momento di ristrutturare e restaurare la facciata per garantire lunga vita all’immobile, come abbiamo visto nei precedenti articoli che trovi nella sezione Casa del sito.

Cosa si intende per restauro di facciate

Per restauro di facciate si intendono i miglioramenti estetici che interessano le pareti esterne di un edificio, compresi l’installazione, la sostituzione e la riparazione di finestre, tende da sole, cornici e rivestimenti. I motivi più comuni per cui un immobile necessita di un intervento di facciata sono:

  •  Prolungare la vita dell’edificio
  •  Proteggere i supporti strutturali e l’interno delle abitazioni
  •  Migliorare il risparmio energetico e rendere più confortevole la vivibilità degli occupanti.

Come può essere un intervento sulla facciata

Quando un professionista interviene sulla facciata, non vuole soltanto migliorare l’estetica dell’immobile, ma anche supportare tutti gli aspetti che riguardano l’edificio. Un intervento su facciata può essere:

  • Reattivo, quando l’edificio è di vecchia costruzione e a occhio nudo notiamo alcuni problemi che andrebbero risolti quanto prima, come ad esempio cornicioni che potrebbero staccarsi, crepe visibili, parte dell’intonaco staccato dalla parete o ancora infiltrazioni d’acqua e materiale deteriorato.
  • Preventivo, quando cerchiamo di anticipare il verificarsi del danno invece di attendere di correre ai ripari una volta che è avvenuto. Intervenendo in anticipo sulla risoluzione del problema, non solo risparmiamo denaro, ma le misure preventive che vengono messe in campo, impediscono che gli stessi inconvenienti si ripresentino in futuro.
    Tuttavia la gente per contenere le spese, pianifica in anticipo questo tipo di progetti per garantire una lunga vita alla propria casa e la messa in sicurezza degli occupanti. Alcune misure che rientrano nell’intervento preventivo sono: monitoraggio della salute generale dell’immobile, conservazione storica, aggiornamento dell’efficienza energetica, controllo di crepe e infiltrazioni d’acqua.
  • Proattivo, quando la facciata pur non presentando problemi evidenti, viene “rinfrescata” con una passata di tinta nuova, per dargli un aspetto più curato. Laddove una volta i professionisti del settore erano soliti demolire e ricostruire di nuovo, ora grazie agli innovativi materiali edili e alle tecnologie d’avanguardia sviluppate nel settore, i vecchi edifici vengono adattati alle nuove esigenze. Realizzare una nuova facciata è la strada più breve per rendere attuale una struttura e rinvigorirne l’utilizzo, con un impatto minore sull’ambiente.

In che cosa consiste la ristrutturazione e la restaurazione della facciata

La ristrutturazione e il restauro della facciata consistono in interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria da fare sull’edificio in base alle problematiche che sono state riscontrate dopo un’attenta analisi della struttura.

A volte durante il sopralluogo vengono segnalate alcune crepe nei muri che non bisogna sottovalutare perché possono indicare cedimenti strutturali sintomatici e gravi che richiedono una riparazione ad hoc da parte di un team di specialisti.

Come possiamo sapere se una piccola crepa diventerà nel tempo una grande spaccatura aperta?

Una crepa nel muro può essere riparata con un po’ di stucco e una passata di vernice, oppure nei casi più gravi occorre affrontare spese strutturali che coinvolgono tutto l’immobile. Le crepe nel muro si dividono in tre categorie:

• Crepe presenti nelle pareti interne come nel gesso o cartongesso

• Fessure nelle pareti esterne presenti nella muratura o nell’intonaco

• Crepe nei muri di fondazione. Prima di procedere alla riparazione delle crepe è necessario individuare le cause che l’hanno provocate.

Le probabili cause potrebbero include alcune delle seguenti:

Cambiamenti stagionali e climatici
La siccità, le inondazioni possono causare un’espansione e una contrazione del suolo che portano alla rottura del muro.

Cedimento e decantazione
Prima di realizzare la costruzione di una casa è necessario fare le fondamenta scavando ad una certa profondità nel terreno. La quantità di scavo dipende dal tipo di edificio che si vuole costruire. Il terreno con il trascorrere del tempo tende a compattarsi, provocando la rottura del muro. Il processo di assestamento naturale provoca fessure strette e verticali, piuttosto che fessure frastagliate. Tuttavia un cedimento del terreno significante, può creare difetti strutturali, questo accade quando attraverso un allagamento improvviso il terreno si compatta troppo e crolla.

Scavo e lavori di costruzione nelle vicinanze dell’edificio
Se l’immobile è situato nelle vicinanze di un cantiere o di una cava, potremmo riscontrare crepe nel muro. L’utilizzo di macchinari pesanti oppure l’eccessiva compattazione meccanica del terreno possono causare la rottura dei muri.

Terreni reattivi
Sono una tipologia di terreni che si espandono quando sono umidi e si contraggono quando sono asciutti. Il test del suolo può aiutarci a identificare se il terreno dove andremo a costruire la nostra casa o dove è posizionata attualmente è reattivo e quindi contribuire all’insorgere di crepe nel muro.

Danno idrico
Danni da inondazioni, tubi che perdono acqua, grondaie ostruite, sono solo alcune delle cause che possono causare crepe nelle pareti e in casi gravi saturare o lavare via il terreno, soprattutto quando c’è una conduttura idrica che perde nel sottosuolo.

Alberi presenti nelle vicinanze della struttura
Ci sono alcuni tipi di alberi che hanno strutture radicali molto invasive che possono contribuire alla rottura dei muri, non solo ma con le radici assorbono l’acqua nel terreno influenzando il contenuto di umidità del suolo.

Degrado dei materiali da costruzione
Scarsa manutenzione, agenti atmosferici e decomposizione possono influire sullo stato dei materiali da costruzione. Quando un materiale da costruzione comincia a deteriorarsi iniziano a comparire le crepe. Se poi l’edificio si trova vicino al mare, può succedere che i rinforzi in acciaio presenti nel calcestruzzo possano arrugginirsi a causa dell’umidità e del sale.

Materiali scadenti e progettazione errata
Le crepe nel muro possono verificarsi quando la struttura è stata costruita male, utilizzando materiali scadenti oppure il peso non è stato distribuito equamente, caricando di più una parete portante. Ristrutturare e restaurare con l’intervento più idoneo Quando si ristruttura una facciata oltre a prendere in considerazione le crepe e intervenire sul problema, occorre prestare molta attenzione alle condizioni dell’intonaco.

Di solito ogni 20-30 anni l’intonaco andrebbe eliminato e ripristinato, perché è soggetto a degrado causato dagli sbalzi di temperatura che determinano prima un rigonfiamento e poi il distacco dalle pareti. Le nuove tecnologie sviluppate nel settore edile evitano questi interventi invasivi. Vediamo come intervenire.

Iniezioni di boiacca
Il consolidamento di murature le possiamo ottenere con le iniezioni di boiacca. Si tratta di malta dove è stato aggiunto un legante idraulico e si ottiene miscelando con abbondante acqua in modo da realizzare un composto fluido. L’uso di queste iniezioni di miscele migliorano le caratteristiche meccaniche della muratura, garantendo maggiore stabilità alla parete.

Restauro delle crepe
Se l’intonaco presenta le crepe che non derivano da problemi strutturali dell’edificio, possiamo eliminare tutta la parte danneggiata, sistemare una retina e poi rifare il nuovo intonaco. Agendo solo sulle parti deteriorate oltre a risparmiare denaro, otterremo un risanamento della struttura.

Isolamento termico
Volendo effettuare un lavoro di ristrutturazione sulla facciata esterna dell’immobile, migliorando l’efficienza energetica della casa, è necessario pensare al sistema di isolamento che vogliamo adottare. Favoriti dal bonus 110% molti proprietari di immobili sono ricorsi al cappotto termico. Si tratta di un intervento invasivo perché oltre ad aumentare lo spessore delle pareti esterne, modifica l’estetica della casa. Questo genere di intervento è molto costoso, oggi con gli incentivi dello stato è gratuito, ma c’è l’obbligo di migliorare l’efficienza energetica della casa di due classi e questo comporta la sostituzione di infissi, condizionatori e caldaie.

I pannelli utilizzati possono essere di varia natura: polistirene espanso, polistirene estruso, poliuretano e lana di roccia. Ognuno ha le sue caratteristiche, ma il migliore è senz’altro la lana di roccia che conferisce ai muri una maggiore traspirabilità.

L’aggiunta di pannelli isolanti in un edificio soggetto a vincoli architettonici ed estetici è invasivo e può comportare una modifica marcata della facciata esterna soprattutto se sono presenti fregi, cornicioni e decorazioni. Per risolvere questi problemi scendono in campo soluzioni innovative differenti con l’utilizzo di prodotti termo-riflettenti dello spessore di 5 millimetri, capaci di garantire un adeguato isolamento termico, riqualificare gli intonaci e migliorare l’estetica della casa.

Questi interventi rientrano nel bonus facciate che prevede un recupero del 60% delle spese sostenute.

Quali accorgimenti prendere per il mantenimento della facciata

Tenere in buone condizioni la facciata esterna della casa non è sempre facile, perché è di continuo esposta alle intemperie e agli sbalzi di temperatura. I problemi che interessano la facciata di casa sono piuttosto comuni e per fortuna non è difficile trovare una soluzione. Con qualche accorgimento possiamo evitare in futuro di ritrovarci con una facciata da ristrutturare.

Vediamo quali sono i problemi che affliggono la facciata e quali espedienti usare per evitare che si verifichino di nuovo.

Problemi legati alla vernice
Può capitare che si verifichi il distacco di pellicole di vernice. In questo caso occorre carteggiare le parti danneggiate, rimuovere i film rialzati, rasare bene la parte trattata e passare il fissativo per rendere la base omogenea, quindi proseguire con la stesa del colore. Gli sbalzi termici sono la causa principale dell’effetto ragnatela presente sulla parete della facciata. In questo caso occorre rimuovere l’area danneggiata, rasarla e procedere al rifacimento con materiali elastici e resistenti ai sbalzi di temperatura.

Problemi legati al colore
Con l’usura del tempo il colore della facciata tende a perdere di intensità. In questo caso è necessario passare di nuovo la tinta sulla parete con vernici che abbiano coloranti resistenti ai raggi UV. Il dilavamento del colore si verifica quando la vernice non ha completato l’asciugatura e viene bagnata da una pioggia improvvisa.
L’effetto che si ottiene è una parete “vecchia”. Per rimediare al danno occorre tinteggiare di nuovo, utilizzando prodotti idrorepellenti abbinati ad aggrappanti o fissativi.

Problemi con l’umidità
Le infiltrazioni di umidità non promettono nulla di buono. Se la facciata viene colpita da macchie di umidità di risalita significa che la muratura non è isola nel modo corretto dal terreno o sono presenti lesioni. Occorre intervenire sulla muratura con sistemi deumidificanti e poi utilizzare vernici idrorepellenti e traspiranti. La facciata può essere annerita da muffe e alghe.

Il questo caso la parete va pulita eseguendo un idrolavaggio, poi bisogna trattare l’area danneggiata con un battericida e infine utilizzare prodotti idrorepellenti che contengano additivi antialga e antimuffa.

Conclusioni

Una facciata in buono stato migliora il lato estetico della casa. Anche un piccolo terrazzo può essere arredato e trasformato in uno spazio confortevole e di relax.

Quando si parla di piccoli ambienti la semplicità è la parola chiave per ottenere il miglior risultato. Le sedute devono essere pratiche e comode, impreziosite da colorati tessuti abbinati al colore della tinta e anche alla nuance della tenda da sole.

Il must è rivestire il pavimento del terrazzo in legno, ma l’alternativa potrebbe essere anche un gres porcellanato effetto .Per quanto riguarda l’arredo potremo ispirarci a differenti stili che spaziano dal moderno, al classico fino a ricreare sognanti atmosfere shabby.