Video interviste e regola dei terzi: come inquadrare un soggetto

Nell’ambiente aziendale e nel settore del personal branding, monologhi, speech e  videointerviste rappresentano uno tra i format più usati. Allo stesso tempo, la regola dei terzi emerge come uno dei principi cardine nella produzione di questi video. È essenziale comprendere come applicare questa regola per rendere credibile e professionale il risultato della propria produzione video.

Regola dei terzi: come inquadrare un CEO di azienda per uno speech

La regola dei terzi divide visivamente l’inquadratura in nove segmenti uguali, tramite due linee orizzontali e due verticali. Il soggetto principale, in questo caso il CEO, dovrebbe essere posizionato lungo queste linee o nei punti in cui si intersecano.
L’uso della regola dei terzi conferisce equilibrio e dinamicità all’immagine. Quando un CEO è inquadrato seguendo questa regola, lo spettatore percepisce una sensazione di stabilità e attenzione focalizzata.
Supponendo che un CEO stia parlando da una scrivania, la linea dell’orizzonte potrebbe coincidere con la linea superiore dei terzi, con il soggetto posizionato lungo una delle linee verticali, magari con elementi di rilievo, come un logo aziendale, nel punto opposto.
Sebbene la regola dei terzi sia efficace nella maggior parte delle situazioni, esistono occasioni in cui può essere intenzionalmente ignorata per creare un effetto specifico o enfatizzare un punto.

La regola dei terzi e l’inquadratura di personaggi aziendali

Oltre all’ amministratore delegato, altri personaggi in seno all’ azienda potrebbero apparire nell’inquadratura, come manager, dipendenti o clienti, durante tutto il monologo. La regola dei terzi rimane fondamentale per garantire un’inquadratura efficace.
Conviene posizionare diversi soggetti lungo le linee della regola dei terzi per creare dinamicità, indicando chi è al centro dell’attenzione in quel momento.
Oltre al personaggio principale, è essenziale considerare l’ambiente circostante. Elementi di sfondo come interni d’ufficio, macchinari o altri dipendenti possono essere utilizzati per rafforzare il messaggio del video.
Utilizzando tagli stretti o ampi, si può enfatizzare l’importanza del soggetto inquadrato. Mantenere la regola dei terzi in questi casi garantisce coerenza e chiarezza visiva.

Come alternare immagini di repertorio e un relatore che parla

Le immagini di repertorio servono a spezzare la monotonia di una video intervista e a fornire un contesto visivo alle parole del relatore. Dovrebbero essere integrate in modo che la transizione sia fluida e coerente.
Vanno evitate clip troppo lunghe o troppo brevi. Una durata ideale non esiste, ma una regola generale potrebbe essere tra i 5 e i 10 secondi.
Le immagini di repertorio devono essere strettamente correlate a ciò di cui si sta parlando. Ad esempio, se un CEO parla di innovazione, potrebbe essere appropriato mostrare clip di nuove tecnologie appena acquisite. Anche quando si mostrano immagini di repertorio, la regola dei terzi può essere applicata per mantenere una coerenza visiva. Per approfondire il tema non solo dei contributi video da usare durante gli speech, ma anche come fare un video con uno o più soggetti si rimanda a questo articolo in cui una casa di produzione spiega con quali tecniche e con quali strumenti effettua riprese video di relatori e interviste video in aziende

Vantaggi delle riprese di relatori: profondità di campo e sfondo fuori fuoco

La profondità di campo in videografia si riferisce alla gamma di distanze in un’immagine, entro la quale gli oggetti appaiono nitidi e chiari. Quando viene utilizzata correttamente, in particolare nelle interviste e nelle riprese di relatori, può contribuire significativamente all’efficacia e all’estetica del video. Un beneficio notevole dell’uso della profondità di campo nelle riprese è l’abilità di avere uno sfondo fuori fuoco, che può portare diversi vantaggi.
Un primo e immediato vantaggio di uno sfondo fuori fuoco è che esso permette di isolare e concentrarsi sul relatore. Questa tecnica riduce le distrazioni visive e assicura che l’attenzione dello spettatore sia focalizzata sulla persona e su ciò che sta dicendo.
Uno sfondo sfocato introduce una sensazione di profondità all’immagine, conferendole un aspetto tridimensionale. Questo crea un’immagine visivamente piacevole e dinamica, anziché piatta e bidimensionale.
Un’immagine con una limitata profondità di campo tende a essere associata alla cinematografia e alla fotografia professionale. Pertanto, utilizzarla nelle interviste o nelle riprese di relatori può dare al video un aspetto più professionale e raffinato.
Uno sfondo sfocato può essere utile anche per nascondere dettagli dello sfondo che potrebbero essere distrattivi o indesiderati. Ad esempio, in un ambiente d’ufficio potrebbero esserci dettagli come cavi, attrezzature o altri oggetti che potrebbero non sembrare esteticamente piacevoli.

Profondità di campo e regola dei terzi

Quando si utilizza una limitata profondità di campo in combinazione con la regola dei terzi, è essenziale assicurarsi che il soggetto principale sia chiaramente definito e posizionato in modo strategico all’interno dell’inquadratura.
Assicurarsi che il punto di messa a fuoco coincida con uno dei punti d’intersezione creati dalla griglia dei terzi. Ad esempio, se si sta inquadrando un relatore, gli occhi o il viso potrebbero essere posizionati in uno di questi punti.
Anche se lo sfondo è sfocato, gli elementi presenti in esso dovrebbero comunque contribuire alla composizione generale dell’immagine. Elementi sfocati posizionati lungo le linee dei terzi possono equilibrare l’immagine e dare senso alla composizione.
Se il relatore si muove, la fotocamera deve adattarsi per mantenere il fuoco sul soggetto. Questo può richiedere una regolazione continua della messa a fuoco durante la ripresa. Mentre ciò avviene, è essenziale mantenere il relatore all’interno delle linee dei terzi per assicurare una composizione armoniosa.
L’ uso combinato di ridotta profondità di campo e della regola dei terzi può elevare la qualità delle riprese video di relatori e intervistati. Questi principi, quando utilizzati correttamente, assicurano un video che non solo cattura l’attenzione ma che è anche esteticamente piacevole.

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