I miscugli omogenei e i miscugli eterogenei possono essere uguali ma diversi, a seconda della destinazione d’uso finale. Il miscuglio è formato da due o più componenti che si uniscono tra loro.
Scopriamo insieme le caratteristiche, le differenze e anche alcuni esempi di miscugli per capire bene le categorie di riferimento.
Che cosa sono i miscugli
Come dice la parola stessa, si tratta di una miscela composta da più componenti che hanno differenti origini. Un esempio? Prendendo un sasso tra le mani si noterà la sua forma particolare, una consistenza dura e un insieme di colori differenti: tutte queste caratteristiche sono costituite da diversi materiali, così come lo è l’acqua salata (seppur visibilmente trasparente e non facilmente palpabile).
Qualsiasi oggetto è costituito da sostanze naturali di varie categorie che, mescolate insieme, formano un miscuglio che comprende due o più componenti. A seconda di quali siano gli elementi che costituiscono l’oggetto, i miscugli si differenziano miscugli omogenei e miscugli eterogenei.
Differenza tra miscugli omogenei e miscugli eterogenei
Ci sono molte differenze tra i due gruppi e per comprendere meglio la loro natura, bisogna considerarne uno alla volta:
- I miscugli eterogenei sono caratterizzati da elementi che si uniscono e mescolano tra loro in maniera non uniforme. Tramite il microscopio gli scienziati riescono a vederne tutte le caratteristiche. Tra gli esempi di miscugli eterogenei c’è il sasso oppure il latte, che osservato al microscopio presenta una serie di particelle di grasso che “nuotano” all’interno di un liquido incolore e trasparente.
- I miscugli omogenei sono invece caratterizzati da elementi che si uniscono in maniera uniforme, impossibili da osservare con il microscopio o a occhio nudo. Tra gli esempi di sostanze omogenee si può citare l’acqua salata, infatti è impossibile osservare e trovare il sale all’interno del suo liquido trasparente.
Le caratteristiche dei miscugli in chimica evidenziano che negli eterogenei se ne trovano diverse in più punti come la densità, punto di ebollizione e lo stato fisico. Al contrario, gli omogenei hanno le medesime caratteristiche e costituiti da una fase unica.
Altri esempi di miscugli eterogenei e omogenei sono:
- La nebbia, il fumo, la schiuma che sono tutti eterogenei
- Le soluzioni sono miscugli omogenei e hanno un maggior numero di solventi e minor numero di soluto;
- L’aria e l’acciaio sono miscugli omogenei;
- La benzina è un miscuglio omogeneo;
- Il granito è un miscuglio eterogeneo.
Ma non è tutto, infatti è bene sapere che gli eterogenei sono costituiti da una sola fase mentre gli omogenei da più fasi (da due in poi). Questi ultimi, inoltre, possono esistere sotto forma liquida – solida e gassosa: gli eterogenei al contrario esistono solo in forma solida e/o liquida.
I miscugli eterogenei possono essere simili ai miscugli omogenei?
Ma queste due categorie hanno qualcosa in comune? Secondo gli esperti si possono mettere in luce questi fattori essenziali:
- I miscugli eterogenei e i miscugli omogenei sono tutti e due composti da una o più sostanze differenti;
- Alcune tecniche in chimica sono preposte e studiate per separare tutti i componenti di cui sono formati.