Neutrofili alti in gravidanza: cause, rischi e cosa sapere

Neutrofili alti in gravidanza: cause, rischi e cosa sapere

Durante la gravidanza, il corpo delle donne subisce molte trasformazioni, compresi i cambiamenti nel sistema immunitario. Uno dei parametri che viene spesso monitorato durante la gravidanza è il numero dei neutrofili nel sangue.

Avere i Neutrofili alti in gravidanza possono sollevare preoccupazioni nelle future mamme, ma è importante capire che in molti casi questo è un fenomeno fisiologico. In questo articolo esploreremo le cause, i rischi associati e cosa si deve sapere sui neutrofili alti durante la gravidanza.

Coso sono i neutrofili?

I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi, o leucociti, responsabili di combattere le infezioni nel corpo. Sono chiamati così perché sono in grado di neutralizzare i patogeni invasori e distruggerli. Durante la gravidanza, il corpo produce più neutrofili per garantire una maggiore protezione contro le infezioni che potrebbero rappresentare un rischio per la madre e per il feto.

Neutrofili alti in gravidanza: cause fisiologiche

Durante la gravidanza, il loro aumento  è considerato normale e fisiologico. Questo aumento è dovuto al processo di infiammazione che avviene in modo naturale nel corpo per proteggere la madre e il bambino dai potenziali agenti patogeni. L’aumento è principalmente causato da ormoni come l’estrogeno e il progesterone, che stimolano il midollo osseo a produrre più globuli bianchi.

Neutrofili alti in gravidanza: quando preoccuparsi

Nonostante l’aumento dei neutrofili sia un fenomeno normale in gravidanza, ci sono alcune situazioni in cui potrebbe essere necessario preoccuparsi. Se i valori sono particolarmente alti rispetto alla media o se si verificano rapidi cambiamenti nel loro numero, potrebbe essere necessaria una valutazione medica approfondita. Questo potrebbe indicare la presenza di un’infezione o di una condizione medica sottostante che richiede attenzione.

Inoltre, se il valore elevato di neutrofili è accompagnato da sintomi come febbre persistente, dolore addominale o anomalie nel quadro emocitometrico completo, è importante consultare immediatamente un medico. Solo un professionista sanitario sarà in grado di valutare correttamente la situazione e proporre le misure diagnostico-terapeutiche più appropriate.

Neutrofili alti e linfociti bassi in gravidanza

Nei risultati di un esame emocromocitometrico completo, potrebbe essere rilevato non solo un loro aumento, ma anche una diminuzione dei linfociti, un altro tipo di globuli bianchi. Neutrofili alti e linfociti bassi in gravidanza possono essere un segno di una condizione chiamata linfocitosi relativa. Questo si verifica quando il numero di neutrofili aumenta rispetto al numero di linfociti nel sangue. Anche questa condizione è spesso fisiologica durante la gravidanza.

Tuttavia, se i valori dei linfociti sono eccezionalmente bassi o se si verificano sintomi aggiuntivi come affaticamento persistente o frequenti infezioni, è importante consultare un medico per una valutazione approfondita. In alcuni casi, i linfociti bassi potrebbero indicare un problema nel sistema immunitario che richiede un trattamento specifico.

Neutrofili bassi in gravidanza: quando preoccuparsi

Sebbene l’aumento dei neutrofili sia più comune durante la gravidanza, ci sono anche casi in cui i neutrofili possono essere bassi. La loro carenza può essere causata da una serie di fattori, tra cui malattie croniche, infezioni, malnutrizione o effetti collaterali di farmaci. Se i valori sono persistentemente bassi o se si manifestano sintomi come affaticamento, frequenti infezioni o sanguinamento anormale, è importante consultare un medico per una valutazione accurata.

È essenziale ricordare che solo un medico può formulare una diagnosi precisa e determinare se i valori dei neutrofili sono preoccupanti o rientrano nella norma. L’autodiagnosi o la ricerca sui sintomi su Internet non sostituiscono in alcun modo una valutazione medica professionale.