Quante volte capita di mettere in atto dei comportamenti o trovare delle emozioni o produrre pensieri particolari, senza sapere quale sia stato il meccanismo iniziale ad attuarli? Il pendolo di Newton analizza meglio l’aspetto in psicologia (e non solo) grazie alle sue cinque sfere.
Ma come sono nate le palle di Newton e qual è la loro funzione primaria, nonostante abbiano attraversato gli anni?
Che cos’è il pendolo di Newton
Il pendolo di Newton oggi lo si ritrova all’interno di uffici e appartamenti come complemento d’arredo. Cinque sfere che attuano un meccanismo particolare che in pochi comprendono.
In realtà, questo strumento è stato in grado di chiarire il processo dell’urto elastico ancora prima che tutti i principi di dinamica fossero enunciati. È bene evidenziare che non sia stato Newton a ideare questo apparecchio, bensì Robert Hooke. Lo strumento primario possedeva tre sfere e usato per fare degli esperimenti dimostrativi durante delle riunioni nel 1666 con la Royal Society.
Solo dopo Newton ha pensato a come usarlo e impreziosirlo di altre palle, per dargli completezza e distinguerlo completamente da quello precedente.
Come si usa il pendolo cinetico
Il pendolo di Newton è composto da cinque sfere piccole in acciaio con massa predefinita e identica. Ogni palla è sospesa nel vuoto mantenuta da due fili. Essendo a contatto sulla medesima linea orizzontale si muovono su un piano verticale (sempre seguendo la linea).
Il funzionamento del pendolo cinetico è atto ad illustrare tutte le leggi di conservazione dell’energia meccanica e quantità di moto. Come fare per attuare il movimento:
- Con le sfere completamente ferme sollevare la prima sfera mantenendo i suoi fili tesi;
- Lasciarla cadere sino a quando non urta contro le altre palle.
Cosa si dovrà notare? Quando la prima si ferma,l’ultima si muove alla stessa altezza della prima mentre quelle in mezzo non si muovono. Se sono due quelle in movimento, saranno le due della parte opposta a muoversi e così via dicendo.
Funzionamento delle palle di Newton
È uno strumento che si usa sempre, si guarda e incuriosisce per il suo funzionamento. Ricapitolando:
- Le sfere di Newton hanno tutte la stessa massa;
- Sono allineate lungo la stessa retta e sistemate per ottenere degli urti centrali precisi;
- Tre di queste sono elastiche;
- La prima sfera colpisce la seconda a velocità programma trasferendola completamente (proprio perché hanno la stessa massa);
- La seconda trasmette la velocità alla terza e così via dicendo sino all’ultima;
- L’ultima sfera di Newton si mette in moto alla stessa velocità di partenza della prima;
- La prima e l’ultima sfera si muovono mentre quelle centrali restano immobili, utili per il trasferimento dell’energia cinetica.
Curiosità e consigli
Per provare al massimo la forza e il grande ingegno di questo strumento che ha attraversato il tempo, il consiglio è provare prima con una sola sfera per poi aumentare man mano. È un modo corretto per vedere con i propri occhi l’energia meccanica e la quantità di modo anche quando la massa raddoppia.
Le sfere, inoltre, non si muovo all’infinito e dopo un po’ si fermano per l’attrito che esercita l’aria.